Aldair Nascimento do Santos

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!bisius!
view post Posted on 23/4/2010, 16:12     +1   -1




Aldair Nascimento do Santos, meglio noto solo come Aldair (Ilhéus, 30 novembre 1965)

Uno dei più forti difensori centrali di tutti i tempi. Marcatore implacabile di qualsiasi genere di attaccante, gran colpitore di testa, elegante e preciso palla al piede. Due mondiali da colonna della difesa brasiliana e due finali, una vinta.
Il resto è solo Roma.
Undici anni d'amore, grande guerriero, grazie Aldair romano vero diceva uno striscione in Curva Sud, tra i tanti dedicati a lui.
Undici anni di meraviglie: anticipi sontuosi, impossibili scivolate a rubar palla, potenti colpi di testa, lanci di trenta metri, gol, dribbling, contrasti, stop, finte, con l'avversario che finisce per terra. La classe, la correttezza, il carisma del leader. E' il giocatore della Roma con più presenze nelle coppe internazionali. Ha fatto scoprire al pubblico di tutta Italia che anche un difensore può dare spettacolo, ha fatto innamorare i romanisti con le sue follie: quante volte si è sentito allo stadio: è matto vedendolo dribblare nella propria area o scendere palla al piede verso la porta avversaria con il sogno di smarcare tutti e segnare
Straordinario uomo squadra ma con la timidezza di un ragazzino all'esordio, a lui spetta la fascia di capitano dell'ultimo decennio: gli è stata offerta più volte, ma Aldair, con un certo imbarazzo, ha sempre preferito che fossero gli altri a portarla.
Brasiliano atipico, uno che le emozioni se le lascia esplodere dentro, forse con un altro carattere avrebbe conquistato più successi, più soldi, più visibilità internazionale. Un romanista vero. Non è un caso che Batistuta e i suoi compagni, in caso di trukke trukke, prima di ogni altro correranno ad abbracciare lui.




Grande vecchio Pluto. Uno dei piu' forti difensori dell'ultimo decennio.Campione del mondo con la sua"Selecao". Campione in campo e fuori, con la sua fanciullesca timidezza. Eleganza allo stato puro, un brasiliano vero. Forse anche uno dei pochi della storia per professionismo, attaccamento ai colori sociali e mancanza di esorbitanti pretese economiche.
Capace di difendere (ottimo colpitore di testa), di impostare, e, neanche troppo raramente, di andare in gol. Peccato che abbia giocato spesso con squadre destinate alla sofferenza,
ritrovandosi a reggere l'intera difesa da solo. Quando mancava era un disastro e già in settimana, prima della partita domenicale, nella testa dei tifosi albergava il terrore. 'E mo',
domenica come fumo?", era la domanda più frequente che si poteva udire in un bar o in una bisca di quartiere. Viola lo strappò al Benfica su consiglio di Sven Goran Eriksson. Tuttii tifosi lo conobbero per una finale di Coppa dei Campioni contro il Milan.
Si diceva che tendesse, ogni tanto, ad estraniarsi dal gioco, pochi secondi di
"Pennichella", e infatti Rijkaard, imbeccato alla perfezione da Van
Basten, segnò il gol vincente. Ma fu una "cecagnà' isolata. L'uomo che ha
annientato con una classe sopraffina campioni di statura internazionale. È per i tifosi una specie di monumento cittadino. II suo addio alla maglia, nell'estate del 2003, è stato uno tra i
più ricchi di pathos. È passato in serie B al Genoa. Nelle coppe europee, da
menzionare una sua doppietta, in Coppa U.E.EA, contro il Galatasaray. Conta 84 presenze con la maglia della nazionale del suo paese. Undici preseme in Champions League per lui.

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(fonte: MAGICA ROMA STORIA DEI 600 UOMINI GIALLOROSSI DI PALLOTTA E OLIVIERI)


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Palmarès Club

Campionato Carioca: 1
Flamengo: 1986
Campionato portoghese: 1
Benfica: 1989
Coppa Italia: 1
Roma: 1991
Campionato italiano: 1
Roma: 2000/2001
Supercoppa italiana: 1
Roma: 2001
Campionato di calcio sammarinese: 1
Murata: 2008

Nazionale
Coppa America: 2
1989, 1997
Campionato del mondo: 1
Stati Uniti 1994
Bronzo olimpico: 1
Atlanta 1996
Confederations Cup: 1
1997
 
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