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| Dalle 32 pagine del comunicato stampa della Figc sui deferimenti del procuratore federale Stefano Palazzi escono notizie tutto sommato confortanti per la società orobica e quella veronese che dovrebbero cavarsela con una multa o una penalizzazione in classifica
La serie A, che domani sera stilerà ufficialmente i calendari 2011/2012, non dovrebbe subire stravolgimenti a causa dell’inchiesta per calcio scommesse. Dalle 32 pagine del comunicato stampa sui deferimenti emessi dal procuratore federale Stefano Palazzi escono notizie confortanti per Atalanta e Chievo Verona. Le due società sono state deferite, insieme a tre squadre di serie B (Ascoli, Hellas Verona e Sassuolo) e 11 club di Lega Pro, sulla base degli atti di indagine posti in essere dalla Procura della Repubblica di Cremona e della successiva attività istruttoria in sede disciplinare ma solo per responsabilità oggettiva e presunta. Scampato l’incubo della responsabilità diretta che avrebbe significato quasi certamente retrocessione in serie B. Con queste premesse invece i bergamaschi e i veronesi rischiano solamente qualche punto di penalizzazione o un ammenda pecuniaria.
LA POSIZIONE DELL’ATALANTA - La società orobica è stata deferita in relazione alle gare Ascoli-Atalanta e Atalanta-Piacenza per gli addebiti mossi a Thomas Manfredini e Cristiano Doni che sono accusati di violazione dell’articolo 7 del codice di giustizia sportiva, quello che parla di illecito sportivo, per avere “posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato delle due suddette gare”. Un capo d’accusa pesante per i due esperti calciatori che rischiano una squalifica fino a tre anni.
LA POSIZIONE DEL CHIEVO – I clivensi invece sono stati deferiti per gli addebiti mossi a Stefano Bettarini, tesserato della società veronese,che nelle gare Inter-Lecce e Atalanta-Piacenza è accusato di aver “posto in essere un’illecita attività finalizzata a scommettere su gare dall’esito sicuro ed effettuato o concorso ad effettuare scommesse sui due match anche presso soggetti non autorizzati a riceverle”.
RAVENNA E ALESSANDRIA NEI GUAI - Gli unici due club deferiti per responsabilità diretta sono Ravenna e Alessandria, che rischiano seriamente di perdere la Prima Divisione. La posizione dei romagnoli indipendentemente dai deferimenti di Palazzi era già gravissima dopo che lunedì l'Alta Corte di Giustizia del Coni ha respinto il ricorso dei giallorossi contro la mancata ammissione alla Lega Pro. Se il Tar del Lazio non ribalterà il giudizio il Ravenna sarà costretto a ripartire dai campionati dilettantistici.
ILLECITO PER SIGNORI - Marco Paoloni, Giuseppe Signori e altri nove tra calciatori, dirigenti ed allenatori sono stati deferiti dalla procura della Federcalcio per "associazione finalizzata alla commissione di illeciti". Tra gli altri del gruppo si segnalano anche Antonio Bellavista (ex capitano del Bari), Carlo Gervasoni (difensore del Piacenza), il ds del Ravenna Giorgio Buffone, i giocatori dell’Ascoli Vittorio Micolucci e Vincenzo Sommese e Massimo Erodiani, tesserato per un club di calcio a cinque.
ORA IL PROCESSO – Considerando i cinque giorni per le memorie difensive è presumibile che il processo sportivo scatti non prima del 3 agosto. Il teatro dovrebbe essere l’Hotel Parco dei Principi, luogo dove già in passato sono svolti questo tipo di procedimenti.
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