| La Roma deve ancora trovare la propria identità e la sconfitta netta contro il Valencia sta a testimoniarlo.
La nuova Roma di Luis Enrique era chiamata questa sera ad un impegno amichevole ma tutt'altro che semplice contro il Valencia. In palio c’era il 'Trofeo Naranja', giunto alla 40esima edizione. Il campionato, e soprattutto lo spareggio di Europa League contro lo Slovan Bratislava in programma il 18 agosto, si avvicinano e i giallorossi hanno bisogno di match di questo tipo per testare a che punto è la preparazione e l’amalgama della squadra.
Mancava Daniele De Rossi, a riposo dopo l'impegno di mercoledì a Bari nel match vinto dall’Italia contro la Spagna 2-1 mentre Juan sta cercando di recuperare da un’infiammazione al tendine rotuleo del ginocchio destro. Il tridente era formato da Totti, Borriello e Bojan che però nel primo tempo non incidono più di tanto. La zona da rivedere è quella difensiva dato che diversi sono stati gli errori e le disattenzioni. In una di queste, al 20’ è nato il gol del vantaggio valenciano con Hernandez che approfitta di una leggerezza di Jose Angel e punta l’area avversaria calciando verso la porta, Lobont non trattiene ed è sfortunato Viviani a mandare il pallone nella porta sbagliata. A 9’ dalla fine del primo tempo gli spagnoli raddoppiano con Soldado, bravo a concretizzare un contropiede ben orchestrato battendo il numero uno giallorosso con un preciso diagonale.
La ripresa vede una Roma tentare la reazione tra il 51’ e il 55’ con due folate targate Bojan che però non sortiscono effetti positivi. I padroni di casa fanno le prove generali per il tris, al 70’ con Soldado e al 71’ Pablo Hernandez, trovando il gol che chiude l’incontro all’82’ grazie al 17enne promettente Alcacer (entrato al 77’ al posto di Soldado) che approfitta al meglio di un ottimo cross dalla sinistra di Mathieu.
Extra-calcio
Rientro col brivido per Bojan Krkic dopo l'amichevole persa 3-0 dai giallorossi. L'ex Barcellona è stato bersaglio di esagitati supporter bianconero ed è riuscito a sfuggire da guai peggiori rifugiandosi nel bus dei cronisti. "Ce l'hanno con me perché sono catalano"
Attimi di paura per Bojan Krkic dopo l’amichevole Valencia-Roma, vinta dalla formazione spagnola 3-0. Il 20enne attaccante spagnolo della Roma nella notte fra venerdì e sabato ha evitato per un non nulla un’aggressione da parte di alcuni esagitati ultrà della formazione bianconera che all’uscita del match avevano preso di mira il talentino ex Barcellona.
Ma qual'era la colpa di Bojan? Semplicemente, come ha spiegato ai giornalisti e cameramen, che lo hanno introdotto di peso nel loro minibus evitandogli un linciaggio, essere catalano: “Con i valenciani c’é un pessimo rapporto, ecco perché ce l’hanno con me...”. Una spiegazione francamente grottesca che fa capire come in Spagna ancor più che in Italia il campanilismo sia un problema veramente importante. Tutto il mondo è paese, insomma. Purtroppo...
NIENTE ALLARMISMI – Tornando alle cose di campo, Bojan tranquillizza i tifosi giallorossi e chiede tempo: “Ci vuole pazienza – ha raccontato al Corriere dello Sport – stiamo cambiando filosofia di gioco. Questa squadra fino all’altro ieri giocava in un modo completamente diverso, il ‘tiqui taca’ (il gioco che caratterizza il Barça, ndc). Serve tempo. Con pazienza arriveremo lontano, la squadra è forte. Non dimentichiamoci inoltre che il Valencia è una big del calcio europeo e che per noi era il primo test di una certa consistenza. In campo dialoghiamo tutti e prima di subire il primo gol, con un errore marchiano, abbiamo giocato alla grande”. Calma e gesso predica Bojan. Sperando che i tifosi romanisti lo prendano in parola.
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