Italia, che colpo: 2-1 alla Spagna

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!bisius!
view post Posted on 18/8/2011, 11:48     +1   -1




A Bari battuti i campioni del mondo
A Bari, l'Italia comincia la sua stagione con un beneaugurante successo per 2-1 sulla Spagna campione del mondo. Partita vibrante e ricca di emozioni, giocata meglio dagli azzurri nel 1° tempo, ma vinta poi nel finale. Italia davanti all'11' con Montolivo, ma gli iberici pareggiano con un discutibile rigore trasformato al 36' da Xabi Alonso. Nella ripresa, la Nazionale cala, ma all'83' Aquilani trova (con deviazione di Albiol) il tiro vincente.


LA PARTITAUn’amichevole di una sera d’agosto non fa primavera, ma l’Italia comincia la stagione che porta a Euro 2012 sussurrando dolci promesse ai 50 milioni di c.t. pronti a entrare in azione quando, in Polonia e Ucraina, si farà sul serio. Gli azzurri, tra alti e bassi, in mezzo a pause comunque comprensibili considerando la fase ancora di warm-up dell’annata, lanciano il segnale più importante: la squadra è unita, insiste e progredisce nella ricerca del gioco, di quell’identità che è il primo punto, fin dall’inizio, del lavoro di Prandelli. E condisce il tutto con un risultato che, anche considerando un pizzico di buona sorte, è prestigioso e tutto meno che immeritato.

La Spagna mundial non è scesa in campo col coltello tra i denti e lamentava qualche assenza importante. Ma non è certo solo per una differenza di motivazione che la Roja ha patito, in avvio, l’Italia caricata dal pubblico di Bari (50mila al S.Nicola) e dal forte maestrale alle spalle, ha messo lì gli spagnoli coprendo bene il campo, spingendo soprattutto a sinistra con Criscito (palo al primo tiro) e aprendo la difesa altrui con Rossi, capitan Cassano e Montolivo, sorprendentemente a suo agio dopo che Prandelli ha deciso di schiaffarlo sulla trequarti, come ai lontani tempi delle giovanili dell’Atalanta. Proprio l’ex-capitano viola realizza il gol del vantaggio azzurro con una rete degna delle sue qualità tecniche, un “lob” perfetto sopra Casillas su assist dello scatenato Criscito. Rossi e Cassano – sempre lontano dalla forma migliore, ma assolutamente positivo – si avvicinano a loro volta al gol fregando sempre la difesa spagnola dai lati, tallone d’Achille del reparto. Ma purtroppo, è anche vero che la nostra mediana cala vistosamente (De Rossi e Motta giù) e la lenta, ma costante erosione dei metri nella metà campo azzurra porta al pari spagnolo, a cui collabora anche l’arbitro Brych: il rigore concesso per la presunta trattenuta di Chiellini su Llorente, nelle nostre lande, farebbe discutere per giorni.

Nel secondo tempo, l’Italia prova ancora a buttare all’angolo la Spagna, ma a dispetto di infortuni eccellenti (Piquè e Torres: leggera commozione cerebrale per il “Nino”) e una gragnuola di cambi che comporta anche esperimenti curiosi – Busquets terzino destro, Martinez centrale difensivo – la Spagna si dimostra più solida rispetto al primo tempo e regge senza grossi problemi ai tentativi azzurri. Montolivo, con l’entrata di Marchisio, ritorna trequartista, poi alle spalle della nuova coppia d’attacco Pazzini-Balotelli (Cassano fuori tra gli applausi) si innesta Aquilani: ma la benzina che scarseggia e che non irrora le idee e la maggiore qualità delle alternative dei campioni del mondo fanno scivolare l’Italia verso un finale sofferto. Bisogna ringraziare Llorente per la decisione di vestire i panni del difensore azzurro aggiunto tra un destro facile sbucciato e un salvataggio sulla linea a Buffon battuto. Quando scatta il countdown e si spera di mantenere il pareggio, però, la Spagna rifiata un attimo, e la Nazionale è brava e fortunata a cogliere l’attimo: Aquilani cerca la conclusione dal limite, Albiol sporca la traiettoria e spiazza Valdes. Un montante a sorpresa che stordisce la Roja e stappa emozioni a pioggia negli ultimi 10 minuti: dal 2-2 al 3-1 (Balotelli fantastico nel dribbling e sventato nella conclusione) la differenza è impalpabile, ma la pallina della roulette rimane ferma sul 2-1. Che va benissimo. Bari esulta, applaude gli azzurri e spera – con tutti noi – che il vento di questa sera d’estate regga fino a giugno 2012


 
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