Prandelli sullo sciopero: Calciatori potevano giocare

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!bisius!
view post Posted on 31/8/2011, 18:12     +1   -1




Il ct dell'Italia commenta il rinvio della prima giornata: «Sarebbe stato meraviglioso se con tutte le loro ragioni i giocatori avessero fatto il bel gesto di scendere comunque in campo. Io salvatore del calcio? Non devo salvare nulla, ma è chiaro che vogliamo dare anche noi un'immagine diversa di questo calcio»

«Sarebbe stato meraviglioso se con tutte le loro ragioni i giocatori avessero fatto il bel gesto di scendere comunque in campo». Lo dice Cesare Prandelli, ct azzurro, che non nasconde la sua delusione per come è andata a finire la vertenza tra Aic e Lega. «Avevo parlato di buon senso, ma invece è stato fatto un autogol per tutti - ha detto il ct all'indomani dello sciopero -. L'8 dicembre dello scorso anno i giocatori avevano trovato l'accordo, per loro è importante. Erano altri a dover fare un passo. Ma comunque, i giocatori potevano fare il gesto di giocare comunque e riaprire il tavolo della trattativa: sarebbe stato meraviglioso». Ora il calcio giocato è tutto azzurro: «Io come ct non devo salvare nulla, ma è chiaro che vogliamo dare anche noi un'immagine diversa di questo calcio».

LE PRECISAZIONI - «È stato un autogol da parte di tutti. Ho sperato fino all'ultimo che si giocasse. Ora ci sono dei giorni per parlarne, approfittando della sosta per gli impegni delle nazionali, mi auguro che si arrivi ad una soluzione definitiva. Venti giorni fa dissi che era giusto smorzare i toni e usare buon senso in questa vicenda - ha aggiunto Prandelli - La logica sarebbe stata quella di giocare e poi mantenere aperto un tavolo per la trattativa. Ci sarebbe voluta un pò più volontà dei calciatori di scendere in campo, nonostante non ci sia stata la firma. Sarebbe stato un gesto di cui avremmo avuto bisogno. Ora dobbiamo avere un grande senso di responsabilità e risolvere tutti questi problemi. Non sarà facile ma Abete, Petrucci e alcuni presidenti secondo me sono in grado di gestire questa situazione tanto delicata».

SULL'ITALIA - La qualificazione agli Europei 2012 è a un passo, e Cesare Prandelli avverte la sua Italia: «Sarebbe sciocco arrivare non preparati a questo appuntamento: manca poco, siamo lì». La sua Italia ha ripreso la preparazione all'indomani della domenica senza Serie A e per evitare di partire anche lui con un passo falso il ct si affida alla formula Spagna, quella che nell'amichevole del 10 agosto a Bari che ha mandato in tilt i campioni del mondo con due attaccanti piccoli, Rossi e Cassano. «L'idea è di dare continuità a quel progetto - ha spiegato Prandelli - però a Bari quando ho due punte pesanti mi sono accorto che servono dei cambi tattici. In questi giorni di preparazione alle Faroer lavorerò su questo». L'idea alternativa è Balotelli: «L'ho chiamato perchè l'ultima volta con noi aveva fatto ottime cose».

SU CALCIOPOLI - «Siccome Diego Della Valle ha fatto tante proposte molto interessanti per il calcio, a cominciare dal tavolo della pace, allora inviti anche me così finiamo una volta per tutte questa storia e ci abbracciamo come un tempo». Così Cesare Prandelli, in ritiro da oggi a Coverciano con la nazionale, ha risposto a chi gli ha ricordato quanto dichiarato dall'azionista di maggioranza della fiorentina pochi giorni fa, e cioè di aver lasciato le cariche all'interno del club perchè deluso da una persona, riferendosi così all'ex allenatore viola oggi ct azzurro. «Conosco bene il dottor Della Valle, a volte usa anche ironia - ha continuato Prandelli - e, considerando le tante proposte interessanti che ha fatto, mi aspetto che mi inviti per abbracciarci come un tempo».
 
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