Dino da Costa

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Frengo e Stop
view post Posted on 22/3/2010, 21:39     +1   -1




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Caratteristiche
Fu uno dei giocatori più prolifici della storia della Roma. Attaccante dotato di un tiro potentissimo, per il quale venne soprannominato dai tifosi Spaccareti, da Costa, a pari merito con Marco Delvecchio, detiene il record di marcature nei derby contro la Lazio. I biancazzurri subirono da lui ben nove reti in campionato, più quattro in Coppa Italia dal "terrore" dell'allora portiere biancoceleste Roberto Lovati. Prima di diventare calciatore, Dino (come veniva chiamato i primi anni quando giunse in Italia) stava per prendere i voti e diventare prete, ma venne distolto dal proprio confessore Don Augusto, futuro vescovo di Teresina, che lo convinse ad intraprendere la carriera di calciatore, per la quale era naturalmente portato.
L'arrivo in Italia
Giunse a Roma nel 1955, dopo che in una tournée in Italia del Botafogo di Luis Vinicio, squadra nella quale da Costa militava in Brasile, venne notato dagli osservatori giallorossi. Venne tesserato come oriundo, grazie alle sue radici italiane, ma a causa di questo espediente fu costretto a fare nuovamente il servizio militare, questa volta al servizio dell'Italia. Esordì nel campionato italiano, con la maglia giallorossa il 18 settembre 1955, in un Roma-Lanerossi Vicenza 4-1. Con i capitolini collezionò 149 presenze in campionato siglando 71 gol, 10 partite e 5 gol in Coppa Italia e 4 presenze e 3 reti nella Coppa delle Fiere. Nella stagione 1956/57 fu capocannoniere del campionato italiano con 22 gol.
Nel 1960/61 passò in prestito alla Fiorentina collezionando 30 presenze e 8 reti, per poi ritornare ad inizio stagione del 1961/62 nelle file giallorosse. A novembre del 1961 è definitivamente ceduto all'Atalanta per un biennio. Nel 1963 la Juventus acquista il suo cartellino per utilizzarlo come riserva ma grazie all'ottimo rendimento è confermato per ben 3 stagioni di cui una da titolare. In totale veste la maglia bianconera 70 volte (51 in A, 4 in Coppa Italia e 15 in Europa) segnando 12 reti (11 in A e 1 nella Coppa delle Fiere). Una partita in Europa, il contestato incontro perso 0-3 a tavolino in Coppa delle Alpi dalla Juventus contro la selezione svizzera del Losanna-Zurigo, è l'ultima apparizione in bianconero dell'ormai trentacinquenne da Costa, che dà l'addio anche alla serie A.
Nel 1966/67 si accasa in serie B con il Verona (31 presenze e 5 reti) per poi chiudere definitivamente la carriera giocando in serie C con la maglia dell'Ascoli (10 presenze 0 reti). Ebbe anche una breve esperienza come allenatore-giocatore sia con l'Ascoli sia nella squadra di calcio dilettantistica di Sacrofano in provincia di Roma.
In nazionale
Dino da Costa grazie al suo status di oriundo giocò anche una partita con la nazionale italiana, contro l'Irlanda del Nord il 15 gennaio 1958, gli azzurri persero quella partita 2-1 e a causa di quella sconfitta vennero estromessi dalla fase finale dei Mondiali svedesi del 1958, l'unico gol siglato in quella partita per l'Italia fu proprio di da Costa.

 
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