Amedeo Amadei

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!bisius!
view post Posted on 19/4/2010, 16:07     +1   -1




Amedeo Amadei (Frascati, 26 luglio 1921

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Semplicemente la più grande punta della storia giallorossa. Dotato di scatto e tiro secco e preciso, svariava, imprendibile, su tutto il fronte avanzato, catalizzando mille palloni. "Se prendeva palla nella metà campo avversaria era gol' raccontava Masetti a Gotti. In questo modo trascinò la
squadra alla conquista del primo scudetto. Ben 18 reti in un anno (il goleador)! "Bersagliere" esordiente a poco meno di sedici anni, neanche Gianni Rivera farà di meglio, fece un provino
a campo Testaccio di nascosto ai genitori e fu preso subito. "Scappai da Frascati in bicicletta per provare alla Roma. Per noi dei Castelli, Roma, allora, era ancora un sogno". Alla fine degli anni '40, con disperazione dei tifosi e grave danno per la squadra (prossima
alla retrocessione), finì all'Inter di Lorenzi e Nyers (che attacco, ragazzi!), solo così poteva, secondo lui, avere maggiore visibilità. In maglia nerazzurra rovesciò le sorti di un derby,
vinto per "6-5", contro il trio Gren-Nordhal-Liedholm. Nazionale per 13 volte (ma con ben 7 gol all'attivo, una bella media!), farà di una "Italia-Inghilterra" la sua rampa di lancio politica: sarà eletto consigliere comunale in Campidoglio. Lui, l'"ottavo re di Roma" (investitura conferitagli da
Bruno Roghi de "Il calcio illustrato"), consigliere! Questo è (il vero) Amadei:
"lo sono di Frascati, ma mi sento come se fossi nato a Testaccio - solo chi ha vissuto Testaccio può capirmi" Per l'occasione il giornale satirico Marc'Aurelio commentò: 'Proprio così, lo sport,
signori miei, disdegna i manifesti e le concioni, e quando legge il nome d'Amadei giunge di colpo a esatte conclusioni: dall'autor del pareggio con gl'inglesi saremo in Campidoglio ben difesi!"
Di soprannomi ne aveva parecchi, per esempio il "fornaretto di
Frascati", possedendo la sua famiglia un avviato forno a Frascati. Una curiosità: per scaramanzia scendeva sempre in campo con la barba di due giorni. Chiuse con successo la sua carriera a Napoli (giocatore e allenatore). Amedeo Amadei: roba da standing ovation, che allora non c'era...Peccato! Colui che firmò contratti con una clausola fondamentale, non giocare contro la sua Roma, a sua detta "sarebbe stato come pugnalare mia madre..."... Un episodio per concludere: una volta "partenopeo", durantela stagione che vide i giallorossi retrocedere in serie B, il Padova, in lotta per la salvezza insieme a noi, incontrò gli azzurri, a una giornata dalla conclusione del campionato. I patavini, sicuri dell'amore del fornaretto per la sua ex
squadra, lo misero subito fuori causa con un fallaccio. Il Napoli perse "2-0" e nello spogliatoio scoppiò in un pianto amaro e a dirotto. Fu attore nel film "Undici uomini e un pallone (quando era già all'Inter), per la regia di Giorgio Simonelli. Ma, per restare in ambito cinematografico, andate a gustarvi l'unico duetto cinematografico esistente in natura tra Sordi e Totò, anche il Principe lo cita come ottavo re di Roma. Quattordici partite e undici reti in Coppa Italia.
 
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